Svadhisthana
Proseguiamo il nostro viaggio attraverso i chakra e ci spostiamo al secondo centro energetico: Svadhisthana, il luogo del sé.
Questo Chakra è collegato all’elemento acqua e attraverso esso ci colnnette alla capacità di fluire fra gli ostacoli della vita, di scorrere liberamente e adattarsi al contenitore che ci contiene. Allo stesso tempo sappiamo che l’acqua è capace di erodere silenziosamente i materiali e di distruggere, quando si fa tempesta. E’ inoltre collegata alla nostra capacità creativa, la capacità di immaginare e portare a materializzarsi.
Il simbolo collegato a questo chakra è il cerchio. Nello specifico è il centro energetico collegato alla luna, con tutte le energie che le competono, prima fra tutte l’energia femminile, la sensualità, l’introspezione.
Il colore associato è l’arancione, punto di incontro e fusione tra il rosso del primo chakra e il giallo del terzo. Il loto in cui è iscritto ha 6 petali. Il bija mantra collegato è Vam, la ripetizione di questa sillaba sacra ci porta in connessione con le energie di Svadhisthana.
Questo chakra, nel corpo fisico, è collegato a ovaie e testicoli, ai genitali, ai reni, alla vescica, al ventre e al sistema circolatorio.
E’ in questa sede, lo spazio al di sotto dell’ombelico che si trova la nostra riserva energetica principale, il Qi in medicina cinese, che contiene il patrimonio energetico ricevuto in dotazione alla nascita dai genitori, responsabile della crescita individuale e dello sviluppo e non rinnovabile. Una parte di energia è invece rinnovabile e viene nutrita dalla respirazione e dall’alimentazione.
L’acqua è collegata anche all’inconscio e all’energia degli antenati che appunto costituisce parte di questo pacchetto che riceviamo in dotazione alla nascita.
Il senso collegato è quello del gusto, inteso come gusto per il cibo ma anche gusto per la vita, la gioia e il piacere sono infatti collegati alle energie di questo centro.
Nel passaggio dal primo al secondo chakra ci spostiamo dall’individualità di Io sono all’incontro con l’altro, dall’unità alla dualità. Da Io sono a Io Sento: qui hanno sede le emozioni, dal latino e-movere, muovere fuori.
Quando questo chakra è in disequilibrio proviamo paura e negazione del piacere, mancanza di desiderio sessuale, depressione.
Nello yoga le posizioni che lavorano su questo chakra sono tutte quelle che coinvolgono il bacino, soprattutto i movimento fluidi e le circonduzioni e sicuramente le posizioni collegate alla luna. Il saluto alla luna ad esempio è una sequenza molto adatta per connetterci a questo centro energetico.