Muladhara

Iniziamo il nostro viaggio attraverso il complesso e meraviglioso mondo dei chakra.


Il primo dei sette centri energetici che ruotano all’interno del nostro corpo è Muladhara, il chakra della radice, da cui tutto ha inizio, su cui tutti gli altri devono riposare. 

Questo chakra è collegato all’elemento terra e con esso a tutto ciò che riguarda il radicamento, la stabilità e la solidità, l’esistenza materiale, la sopravvivenza. Il simbolo collegato a questo chakra è il quadrato, il colore è il rosso e il loto in cui è iscritto ha 4 petali. Il bija mantra collegato è Lam, la ripetizione di questa sillaba sacra cita a entrare in connessione con questo centro energetico.


Ogni chakra è collegato a uno o più organi all’interno del corpo, nel caso di Muladhara il collegamento è con le ghiandole surrenali, l’intestino crasso e il sistema scheletrico. Il senso collegato è l’olfatto, il primo a permetterci alla nascita, di entrare in contatto con il mondo circostante nonché di riconoscere ad esempio la qualità di un cibo prima di introdurlo all’interno del corpo e andare a nutrire proprio la nostra struttura collegata con questo centro energetico.


E’ attraverso le gambe che ci connettiamo alla terra. E’ in questo punto, fra ano e genitali che nascono le tre nadi più importanti: Sushumna, Ida e Pingala, canali attraverso cui scorre l’energia nel nostro corpo. E’ qui che risiede addormentata in tre spire e mezzo Kundalini, il serpente che rappresenta l’energia femminile che deve essere risvegliata per poter salire attraverso i chakra e risvegliare l’essere umano.


Quando questo chakra è in disequilibrio ci sentiamo mancare la terra sotto i piedi, la sicurezza personale nasce da qui, l’affermazione collegata è “io esisto”, la nostra capacità di affermarci nel mondo deriva dallo stato del nostro appoggio a terra.


Qui troviamo i rapporti con la nostra famiglia, il rapporto con il denaro e con i bisogni basilari dell’essere umano, dai soldi al cibo al lavoro. 

Vi troviamo anche la capacità di essere stabili e presenti con noi stessi e con gli altri,  la capacità di concentrarci su qualcosa e non disperdere continuamente l’attenzione sperperando energie. La capacità di indirizzare l’intenzione, come nella vita così nel corpo, verso i chakra superiori.


Nello yoga le posizioni che ci aiutano con il radicamento sono principalmente quelle a terra, più siamo a contatto con la terra più ci nutriamo delle sue caratteristiche e qualità. 


La posizione dell’albero Vrikshasana è poi basilare nel contattare la nostra capacità di rimanere solidi ed ancorati a terra, di mettere radici nella profondità del nostro essere così da permetterci di crescere saldi e rigogliosi.