Manipura
Ci spostiamo in alto di un altro gradino, nella scala dei centri energetici, e troviamo Manipura chakra: la città dei gioielli, la ruota energetica del plesso solare.
L’elemento collegato è il fuoco, Agni. La sua intensità trova espressione nel tapas: la disciplina, nell’ardore, nella forza di perseguire gli obbiettivi, nell’attuazione della volontà. Contiene la capacità di purificare e trasformare, indica quindi mutamento. Come il fuoco ha la capacità di trasformare la materia, questo chakra trasforma gli elementi passivi presenti nei chakra inferiori (terra e acqua), in energia in movimento.
Questo centro energetico è collegato strettamente anche all’autostima, alla capacità di credere nelle nostre potenzialità. Il fuoco trasforma la materia in energia, ci aiuta a bruciare le nostre paure, le difficoltà e, a livello fisico ed energetico, le tossine che si sviluppano.
Il simbolo collegato è un triangolo con la punta rivolta verso il basso. Il colore associato è il giallo, il loto in cui è iscritto ha 10 petali e il bija mantra che ci porta in connessione con le sue energie è Ram.
Questo chakra nel corpo fisico è collegato alle costole, alle ghiandole surrenali, al plesso solare e agli organi digestivi. L’organo di senso collegato è la vista, quando si dice “mettere a fuoco”.
A questo punto del nostro viaggio, dopo aver affermato la nostra identità ed esserci aperti agli altri, sperimentiamo l’affermazione Io posso. Sapere, essere consapevoli di avere il potere di agire per la nostra riuscita, dimostra di avere un centro energetico in salute. Il rischio, nel non saper bilanciare le energie di questo chakra è quello di agire per il puro interesse dell’ego, che si fa spropositato. Quando c’è un disequilibrio in questo centro energetico, possiamo provare invece passività e vergogna.
Nello yoga le posizioni che lavorano su questo centro energetico sono principalmente le torsioni, le posizioni che accendono il fuoco gastrico. Tutte le posizioni in cui andiamo a lavorare sugli organi interni, deputati alla digestione, che oltre al cibo sono connessi alla nostra capacità di digerire e assimilare o espellere le emozioni.
Le emozioni come la paura si annidano all’interno degli organi impedendo al fuoco interiore di bruciare.
Lavorare su questo elemento significa dare energia al nostro guerriero interiore, bruciare gli ostacoli sul nostro cammino e procedere con fiducia verso i nostri obbiettivi.